lunedì 16 dicembre 2013
Il foro stenopeico
Recentemente assieme al professor manfredini abbiamo creato il "foro stenopeico".Questa tecnica unisce il concetto di principio ottico e chimico e permette di ottenere fotografie di paesaggi, persone e oggetti seguendo un procedimento diviso in più fasi con ottimi risultati.
Per effettuare la prima fase dell'esperimento ci siamo serviti di una particolare camera oscura portatile creata utilizzando una scatola di biscotti rivestita di nero all'interno (per evitare la riflessione della luce) con un piccolo foro al centro della base inferiore; tale foro è stato ricoperto con dello scotch nero applicato in modo tale da essere aperto al momento della ripresa.
Dentro questo oggetto è stato inserito un foglio di carta fotosensibile ad una distanza proporizonale dal foro per favorire la messa a fuoco dell'immagine.
Muniti della nostra "macchina fotografica" sperimentale ci siamo recati con il prof. nel parcheggio dove ci siamo disposti davanti alla scatola appoggiata su un cavalletto.
A questo punto il prof ha scoperto il foro togliendo momentaneamente lo scotch nero, in questo modo la luce ha iniziato ad entrare nella camera oscura andando ad agire sui sali d'argento della carta fotosensibile, impressionando così l'immagine latente.
Dopo essere stati immobili per circa 1 minuto il prof. ha coperto di nuovo il foro.
Per svolgere la seconda parte del lavoro ci siamo trasferiti in camera oscura dove erano state precedentemente preparate le tre vasche di sviluppo, arresto e fissaggio: una volta estratto il foglio dalla scatola l'abbiamo sottoposto ai tre lavaggi ottenendo così il negativo dell'immagine scattata.
Il risultato ottenuto non rappresenta però lo stadio finale poiché i sali d'argento hanno reagito maggiormente nelle zone più chiare del paesaggio, cioè dove la luce veniva riflessa maggiormente.
Per ottenere l'immagine finale(ovvero il positivo) è stato necessario tornare una seconda volta in camera oscura.Utilizzando la lampada da tavolo e un pezzo campione di carta fotosensibile messo a contatto con il negativo abbiamo effettuato delle prove sul tempo di esposizione per determinare la quantità di luce necessaria ad ottenere la miglior qualità d'immagine.
una volta trovato il tempo giusto abbiamo preso il foglio "vergine" di carta fotosensibile e abbiamo effettuato la stampa a contatto.Ottenuta la nuova immagine latente abbiamo ripetuto il processo di sviluppo,arresto e fissaggio ottenendo come immagine finale un positivo.
martedì 10 dicembre 2013
Fotogramma
Recentemente, con la mia classe e con l'aiuto del professore ho creato un fotogramma: un'immagine fotografica ottenuta mediante una tecnica definita "off camera" (ovvero senza l'impiego di una macchina fotografica)
Per creare il fotogramma siamo dovuti andare all'interno di una camera oscura per evitare che i fogli fotosensibili reagiscano alla luce ambiente rovinando così il nostro lavoro.
Per ricreare un fotogramma abbiamo svolto i seguenti passaggi.
- Entrare nella camera oscura e spegnere ogni tipo di luce artificiale( escludendo le due sorgenti luminose, una rossa e una giallo/verde, che una lunghezza d'onda particolare non reagiscono con i sali d'argento al di sopra del foglio fotosensibile)
- Posizionare il foglio di carta fotosensibile al di sotto di una sorgente luminosa di colore giallo/verde.
- Appoggiare al di sopra del foglio di carta diversi oggetti (nel mio caso un braccialetto e delle sigarette)
lunedì 25 novembre 2013
Il Chimigramma
il giorno 12/11/2013 insieme al professor Manfredini abbiamo creato un chimigramma, cioè un'immagine fotografica ottenuta mediante una tecnica/processo definito come "off camera"( ovvero senza l'impiego di macchina fotografica).
Per creare un chimigramma si utilizzano principalmente 3 liquidi: Sviluppo, Arresto, Fissaggio (esse definiscono inoltre 3 fasi dello sviluppo fotografico).
Ho realizzato 2 tipi di chimigramma :
Impronta nera su sfondo bianco:
Impronta bianca su sfondo nero: (questo procedimento avviene in modo opposto a quello precedente)
Personalmente ho cercato di rappresentare un albero in in inverno, completamente spoglio, accompagnato da diverse sfumature ai lati della foto (immergendo una spugna nel liquido dello sviluppo).
La seconda fotografia rappresenta un occhio.
Ho utilizzato un pennello a punta fine per creare i dettagli.
Per creare un chimigramma si utilizzano principalmente 3 liquidi: Sviluppo, Arresto, Fissaggio (esse definiscono inoltre 3 fasi dello sviluppo fotografico).
Ho realizzato 2 tipi di chimigramma :
Impronta nera su sfondo bianco:
- Posizionare il liquido di sviluppo sul foglio di carta fotosensibile attraverso l'uso del pennello o immergendo il palmo della mano nel liquido creando così un'impronta visibile.
- Immergere il foglio nel liquido dell'arresto per evitare che l'azione dello sviluppo e del fissaggio si mescolino.
- Immergere il foglio, stavolta nel liquido del fissaggio per terminare il processo.
- Infine, risciacquare il foglio sotto acqua corrente per eliminare definitivamente i sali d'argento ancora presenti sulla carta.
Inoltre grazie al risciacquo riusciamo ad eliminare ogni traccia di liquido che in fase di asciugatura potrebbe macchiare la mia fotografia.
Impronta bianca su sfondo nero: (questo procedimento avviene in modo opposto a quello precedente)
- Posizionare l'oggetto o una parte del corpo precedentemente inbibita nel liquido del fissaggio sul foglio di carta fotosensibile per creare un'impronta bianca (al momento su sfondo bianco)
- Immergere la "fotografia" nel liquido dell' arresto per evitare il mescolamento dei liquidi dello sviluppo e del fissaggio.
- Immergere il foglio di carta nel liquido dello sviluppo con conseguente annerimento dello "sfondo" dovuto alla reazione di accelerazione del processo di azione (riduzione) del sale d'argento in argento metallico.
Personalmente ho cercato di rappresentare un albero in in inverno, completamente spoglio, accompagnato da diverse sfumature ai lati della foto (immergendo una spugna nel liquido dello sviluppo).
"Storia di un inverno" |
La seconda fotografia rappresenta un occhio.
Ho utilizzato un pennello a punta fine per creare i dettagli.
sabato 23 novembre 2013
Foo Fighters- The Pretender
Progetto scolastico "Video personale "
Titolo: Foo Fighters- The pretender
Il testo esprime il pensiero del cantante che è pressoché uguale al mio ovvero, ovvero egli afferma di non fare parte della massa ma di esserne indifferente.
L'autore accenna una sorta di "rabbia repressa" che sfoga( probabilmente) verso una donna che, rimanendo indifferente non condivide con lui le proprie emozioni.
Ho voluto enfatizzare gli aspetti più "cattivi" ed "energici" della canzone poiché sono proprio questi che mi imprimono sensazioni adrenaliniche sia positive che negative.
Ogni immagine scelta è stata modificata tramite photoshop e diversi filtri fotografici per poter esprimere la mia "visione personale".
Le fotografie seguono in modo abbastanza preciso il testo.
Sono state applicate diverse dissolvenze per creare una mia personale interpretazione insieme a filtri ( es posterizzazione).
Il testo è creato utilizzando Movie Maker.
Spero vi piaccia
Affo
Titolo: Foo Fighters- The pretender
Il testo esprime il pensiero del cantante che è pressoché uguale al mio ovvero, ovvero egli afferma di non fare parte della massa ma di esserne indifferente.
L'autore accenna una sorta di "rabbia repressa" che sfoga( probabilmente) verso una donna che, rimanendo indifferente non condivide con lui le proprie emozioni.
Ho voluto enfatizzare gli aspetti più "cattivi" ed "energici" della canzone poiché sono proprio questi che mi imprimono sensazioni adrenaliniche sia positive che negative.
Ogni immagine scelta è stata modificata tramite photoshop e diversi filtri fotografici per poter esprimere la mia "visione personale".
Le fotografie seguono in modo abbastanza preciso il testo.
Sono state applicate diverse dissolvenze per creare una mia personale interpretazione insieme a filtri ( es posterizzazione).
Il testo è creato utilizzando Movie Maker.
Spero vi piaccia
Affo
lunedì 18 novembre 2013
Che cos'è la fotografia?
Secondo la mia opinione personale la fotografia è uno strumento che serve per ricordare un avvenimento accaduto nel passato, in modo "indelebile".
Queste fotografie rappresentano, a mio parere, il significato della parola ricordo.
Queste fotografie rappresentano, a mio parere, il significato della parola ricordo.
Un utilizzo ,altrettanto importante,della fotografia è la comunicazione.
Essa infatti permette di comunicare sensazioni( qualunque esse siano) in modo diretto e intuitivo.
Essa infatti permette di comunicare sensazioni( qualunque esse siano) in modo diretto e intuitivo.
Le foto riportate rappresentano I.M.H.O l'azione di comunicare.
Queste immagini sono state raggruppate ed utilizzate per creare un progetto.
Il progetto prevedeva la creazione di un "cartellone" dove vi sono state incollate le fotografie di ogni mio compagno di classe.
Posto qua sotto qualche immagine del backstage.
(spero possiate apprezzare ;) )
Rebecca (molto felice di mostrare le sue foto) |
Letizia ("Work in progress") |
"I castori domineranno il mondo" |
Leonardo e Tommy (lo sguardo del leo non mi convince molto) |
IO ( Swhissssshhh...) |
lunedì 11 novembre 2013
Autoritratto
Ciao a tutti e benvenuti nel mio nuovo blog: Sharexpressions
Potrei presentarmi come un ragazzo serio ma non credo che questo cambi la vostra opinione,indi per cui:
Ciao a tutti, sono Dario Affini.
Sono nato e (sfortunatamente) vivo ancora a Mantova.
Frequento L'istituto superiore Carlo D'Arco [indirizzo grafica e comunicazione].
Sono oramai maggiorenne ma, essendo l'apoteosi della furbizia, mi ritrovo ancora nella sezione 3a.
Questo blog mi e ci permetterà di condividere tutte le nostre emozioni e sensazioni attraverso l'uso di video e fotografie.
Spero vi possa piacere :)
Aspettate aggiornamenti.
Affo
Iscriviti a:
Post (Atom)